Foresta del lago, Ill. — Il confronto tra i Chicago Bears e il linebacker Roquan Smith Le negoziazioni contrattuali hanno preso un’altra svolta lunedì quando l’organo di governo della NFL ha inviato un promemoria a tutte le 32 squadre che un agente non certificato della NFLPA ha contattato i club per conto della scelta del primo turno del 2018.
Secondo una copia della nota ottenuta da ESPN, il consiglio è stato informato dalla NFL Players Association che “un individuo di nome Saint Omni, che non è un agente certificato NFLPA, sta contattando i club indicando che rappresenta Roquan Smith, che è sotto contratto con i Chicago Bears”.
“A Mr. Omni è vietato negoziare contratti con i giocatori o discutere di potenziali scambi per conto di un giocatore della NFL o di un potenziale giocatore, o di assistere o consigliare in tali negoziati”, si legge nel promemoria.
Martedì, Smith ha rilasciato una dichiarazione tramite NFL Media in cui affermava di aver richiesto uno scambio dopo non essere riuscito a elaborare un’estensione del contratto con i Bears. Il linebacker ha detto che un’offerta di estensione da Chicago “farebbe male a me e all’intero mercato LB se avessi firmato”.
Lo stesso giorno, il direttore generale dei Bears Ryan Boles ha ribadito il suo desiderio di ingaggiare Smith e ha detto che il front office ha fatto un’offerta con “pezzi da record”.
Smith non è registrato come cliente di alcun agente certificato NFLPA.
Il linebacker era scomparso dagli allenamenti di lunedì. Dopo essersi presentato in tempo al campo di addestramento, Smith è stato inserito nell’elenco degli incapaci di esibirsi fisicamente (PUP) per i primi 12 allenamenti. Ha superato un esame fisico ed è stato attivato dalla lista PUP mercoledì, ma non ha partecipato alle prove libere il giorno successivo né a nessuna delle vittorie dei Bears su Kansas City.
La nota del comitato esecutivo fa riferimento alla sezione 48 del contratto di contrattazione collettiva della NFL, in cui si afferma che i contratti dei giocatori devono essere negoziati solo se il giocatore agisce per proprio conto o con il suo agente certificato NFLPA.
La nota si concludeva ricordando la politica anti-spoofing della Lega, in cui si afferma che “nessun club è autorizzato a negoziare con un giocatore sotto contratto con un altro club o discutere un potenziale scambio con il suo agente certificato o senza l’espresso consenso scritto del giocatore. club dei datori di lavoro”.